LA BENEDIZIONE DEGLI ANIMALI
Ogni 17 gennaio, in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, viene svolta l’annuale benedizione degli animali, anche se a volte l’evento non è celebrato il giorno stesso, ma in una domenica vicina. Sono molte le chiese italiane che partecipano a questa caratteristica riunione in cui cani, gatti, conigli, agnelli, mucche, galline, tartarughe, pesci rossi, furetti e qualsiasi altro animale, vengono benedetti dal prete che gli dedica la messa. Non c’è compagno dell’uomo che non venga condotto all’altare anche se, solitamente, il tutto avviene sul sagrato e più raramente dentro il tempio, giusto per evitare confusioni difficili da gestire.
L’origine di questa festa si perde nella notte dei tempi. Secondo una leggenda, la notte del 16 gennaio gli animali acquisivano la facoltà di poter parlare, motivo che faceva fuggire i contadini che ne avevano molta paura. Così il giorno seguente si correva in chiesa a benedirli, affinché, con l’aiuto di Dio, la loro natura fosse riportata alla normalità. Per gli allevatori era certamente meglio avere dei compagni muti, perché se gli animali potessero parlare…